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venerdì 14 settembre 2007

I grafici rilanceranno l'editoria?

Siamo in un epoca di grandi cambiamenti e cogliere il perchè dei fenomeni di successo diventa importante.Oggi non ci meraviglia che un mini telegiornale come “Striscia la Notizia” faccia ascolti quanto se non maggiori di quelli di un più serioso telegiornale.
Neppure può sorprenderci che a un più blasonato manuale venga spesso preferita la domanda posta in un forum, o che si sostituisca il corso specialistico con il tutorial di un blog.

Cosa hanno in comune questi fenomeni di successo ?

Io credo che l’analisi di questi nuovi comportamenti porta ad un’unica disarmante conclusione. Queste “alternative” hanno la capacità di essere …dentro l’informazione e dentro il problema.La roboante notizia dell’ANSA si scontra con la più piccola ma più vicina notizia del problema che è stato risolto nella vita quotidiana.Il dettagliato, imponente, manuale si scontra con il più simpatico rapporto umano del: “ vabbè, ma tu come l’hai affrontato questo problema ?.”

Certamente sarebbe facile etichettare tutto sotto l’analisi che si tratta della solita frettolosa superficialità del vivere moderno, ma secondo me non è così.

Il fenomeno è più complesso, riguarda quello dell’identificazione di ogni individuo, non con il freddo distaccatto saccente, ma con il proprio simile che con la sua normalità ricca dell’esperienza del quotidiano “saper fare” ha il consiglio giusto al momento giusto.
Non può meravigliarci che a seguito di questo spostamento di gusti anche l’editoria stia affrontando una profonda crisi.

Ma un ruolo importante, oggi, lo possono svolgere proprio i grafici, perchè, insieme alla cura per l’estetica della comunicazione che mettono nel presentare i propri lavori, sempre più si affacciano a diventare presentatori di contenuti di spessore.
Un esempio è proprio “Draft”, ma si potrebbero citare tanti altri, tra cui “Scattodesign Pro” che proprio l’altro giorno festeggiava l’affezionato interesse giornaliero del migliaio di visitatori.
Una sorta di appuntamento “quotidiano” con l’amico della porta accanto, proprio quello che ha gli stessi interessi e gli stessi problemi, e che insieme in una sorta di bar virtuale scherzosamente ha la soluzione pronta.

Ognuno secondo le proprie linee editoriali, quotidianamente veicola decine di informazioni specialitiche. Un fenomeno “Blog“che solo in America non stanno sottovalutando tanto che sono ormai oggetto di studio e di interesse mediatico.Il Blog rafforza, fa esplodere un interesse, genera addirittura nuovi costumi e nuove idee politiche. In Italia il Blog di Grillo promuove il “V Day” che sebbene volutamente ignorato è già aggregazione, idea, protesta.

Ma chiediamoci, ora, quanto del sapere proveniente da singoli apporti culturali, dalle tesi o dalle sperimentali ricerche di ognuno di noi, secondo i propri hobby ed interessi, vanno persi perchè l’argomento è di nicchia, oppure non ha la firma giusta od anche non ha l’appoggio dell’editore giusto per promuovere le vendite.

Io credo che la soluzione esiste per arginare questa dispersione di cultura e si può trovare grazie all’aiuto del buon gusto dei grafici insieme ad un pizzico di tecnologia.
Rispolverando quello che era il progetto degli anni ottanta e che oggi timidamente si sta di fatto attuando il “paperless” .Il crescere delle email, i manuali di istallazione virtuali, le certificazioni, le riviste telematiche ne sono il primo approccio.

Perchè non fargli fare il grande salto di qualità veicolando i contenuti che tutti si aspettano o che nessuno si sogna di poter scoprire ?

Qualsiasi buon grafico è certamente in grado di impaginare un ottimo ebook e fare da interfaccia professionale tra il sapere di pochi e la curiosità di tanti.La bontà del progetto risiede nella preparazione di un libro elettronico impaginato in PDF e vendibile on-line a chi ne faccia richiesta.

Oggi anche grandi scrittori come Umberto Eco stanno sperimentando questa strada, i pregi sono presto evidenziati:non c‘è da affrontare la ricerca dell’editore, nè i costi per affrontare la stampa del numero di copie necessarie per ammortizzare le lastre tipografiche, nè il rischio dell’invenduto o dei resi.
Minori costi, più flessibilità, quindi più accessibilità per tutti.E’ chiaro quindi che ogni buon sito che abbia il suo numero di affezionati frequentatori può dare il via ad una editoria elettronica e far scoprire contributi di conoscenza di grande spessore culturale. La tiratura dell’argomento specialistico di nicchia non è più un problema.

L’ obiezione immediata é che così l’editoria piomba in una crisi ancora più nera.

Ed invece sono convinta che, come la diffusione del MP3 ha stimolato le vendite e la produzione di nuova musica, così anche per l’editoria, l’aumentato ventaglio dell’offerta, la maggiore abbordabilità e facilità di reperibilità può stimolare l’aumento delle vendite.
Da non sottovalure, inoltre, che un ebook nato per far fronte a poche centinaia di copie può trasformarsi nel best-seller da milioni di copie stampate, distribuibile poi attraverso i normali canali commerciali.

Vi chiederete, a questo punto del mio articolo, a che ora di notte abbia partorito queste fantasticherie.

Ebbene, sono l’analisi della realtà di un fantastico progetto messo a punto da un’ente culturale no-profit, per la promozione e divulgazione dell’arte, della storia e della tradizione L’Ars Europa.



Attraverso di loro si può sia pubblicare un testo sia acquistarlo.
La campagna delle adesioni che fino al 30 settembre permette, devolvendo un contributo di 10 euro all’associazione, di ricevere tre ebook , mi ha consentito di testare la bontà dell’iniziativa.Nell’arco di poche ore dall’aver effettuato un comodo versamento tramite paypal ho ricevuto le password per scaricare alcuni testi quali i due volumi dell “‘Art Semiology” ed il volume il “Soggetto Elettronico” , di Fausto Crepaldi, regista e media integrated art director e Cinzia Ligas, scrittice e semiologa, in totale 340 pagine di cultura ad altissimo livello. In una coinvolgente lettura si svolge il percorso di come la comunicazione grafica pubblicitaria possa diventare Arte, Pensiero, Filosofia di vita. Casi studio di campagne pubblicitarie, di video e di siti web insegnano infine a vedere “il registro comunicativo della grafica”.

Dopo aver constatato la qualità di ciò che ho letto mi sono resa conto di non aver speso del danaro ma di averlo investito su un’idea e la stesura di questo articolo è la certezza di poterla condividere con voi, sperando che sia l’inizio del proliferare di iniziative simili che portino alla diffusione di una sempre maggiore rivoluzione culturale, non appannaggio dei soliti noti “Soloni”.Un progetto ambizioso che solo la grande capacità di comunicazione dei grafici può agevolare.

Dante ed il suo “vulgaris” in contrapposizione con il latino “ lingua dei dotti” ha avviato la prima grande rivoluzione culturale di massa, che siano proprio i grafici con l’editoria elettronica a far fare il salto che manca per passare dalla cu-cu-cultura alla vera grande Cultura di massa ?

Chissà !
Serena Chiatante

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