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sabato 29 settembre 2007

Bilanciamento del Bianco

La luce che "colora" le nostre foto cambia in continuazione durante l'arco della giornata.

Infatti non dobbiamo dimenticare che ciò che appare di un colore è derivato dal fatto che quello è il colore che è sfuggito alla trappola dell'oggetto stesso ed è tornato indietro riflesso fino al nostro occhio.
Quindi la luce riflessa risente del fatto che il cielo sia nuvoloso oppure sia completamente sereno.

Ma anche il modo di interpretare i colori proprio delle fotocamere digitali è differente da quello dell'occhio umano.

Cambia la sua interpretazione perché ciò che percepisce l'occhio è mediato dal cervello e dall'esperienza.

Ma la scena che vogliamo riprendere può essere illuminata dal sole, oppure dalla luce emessa da lampade al tungsteno, al neon e così via.

Ma anche la stessa "luce solare" cambia e di parecchio a seconda delle ore del giorno, della stagione e delle condizioni atmosferiche.

Possono esserci delle dominanti di colore calde (ad esempio nel tardo pomeriggio) oppure fredde, di conseguenza la foto presenterà un carico maggiore di sfumature calde (le tinte che tendono al rosso) o fredde (quelle che tendono al blu).

Tali differenze sono misurate in gradi Kelvin ed esprimono la temperatura del colore, ad esempio abbiamo 5600 gradi kelvin per una luce solare o 2800 gradi kelvin per una emessa da lampadina con ovviamente tutti i gradi intermedi, superiori ed inferiori.

Anche con la pellicola abbiamo gli stessi problemi e si può risolvere con la scelta della pellicola più adatta ad una determinata luce oppure con l'ausilio di uno strumento di misurazione della "temperatura colore", il termocolorimetro e l'applicazione dei filtri di conversione adatti da applicare davanti alla lente frontale dell'obiettivo.

Nelle fotocamere digitali , invece, sono istallati dei sensori che si occupano della misurazione della temperatura colore e quindi del Bilanciamento del Bianco. Cercano, cioè, di produrre nell'immagine un bianco puro e quindi sfumature di colore corrette.

La fotocamera quindi va alla ricerca del bianco neutro e se trova una dominante colorata pensa che questa si ripeterà anche sulle altre tinte dell'immagine, quindi cercherà di sottrarre quella quota di colore da tutta la foto.

Ovvio che se si tratta di un tramonto che stiamo fotografando e l'effetto del rosso acceso che ci interessa viene interpretato dalla macchina come errore quest'ultima lo corregge, perciò non dovrà meravigliarci che la foto verrà diversa da come l'abbiamo vista.
La macchina ha agito giusto , è il nostro cervello che ha neutralizzato la compensazione in base alla sua esperienza sui tramonti.

Troppo complicato?

Niente paura, nella maggior parte delle situazioni di ripresa è la fotocamera digitale ad occuparsi, in automatico, del Bilanciamento del Bianco e a fornirci immagini fedeli al soggetto.

Ma non è sempre così.

Dopo l'esempio fatto con il tramonto, prendiamo il caso di un interno in cui siano presenti diversi tipi di colori e di illuminazione: pareti gialle, il sole dalla finestra, tre faretti alogeni dal soffitto, un lampada da studio, ecc.

Ritenete che possa andare in crisi l'automatismo per il bilanciamento del bianco in una simile circostanza?

Se avete risposto sì, avete fatto il primo passo per dialogare con la macchina , ora saprete come intervenire per correggere.

Sul menù della macchina fotografica digitale bisognerà selezionare l'opzione di "Bilanciamento del Bianco": troverete le indicazioni Notte, Tungsteno, Neon...oppure gradi Kelvin.
Ricordando che arrivando a 6500°K abbiamo la luce bianca del flash e scendendo sotto i 2800°K abbiamo la luce delle candele, la correzione manuale, all'inizio con un pizzico di fortuna e successivamente ad "occhio", non dovrebbe risultare troppo difficile con il sistema delle approssimazioni effettuando più scatti successivi.

Le fotocamere digitali più sofisticate permettono anche la regolazione manuale del Bilanciamento del Bianco.

Come si fa?

Abbiamo detto che la macchina cerca il bianco.
Diamolo noi!
Basta puntare la macchina su un qualsiasi foglio di carta bianco, che abbiamo posto nella luce dell'ambiente in cui intendiamo riprendere le nostre foto. Inquadriamolo, blocchiamo il bilanciamento ed il sistema avrò così regolato tutte le tinte campionando la miscela di tutte le sorgenti.

A questo punto siamo pronti per realizzare immagini perfettamente bilanciate (prive cioè di dominanti colore).

Ma se abbiamo necessità di concentrarci sul soggetto , scattiamo pure perché le correzioni cromatiche possono essere fatte anche successivamente attraverso un buon programma di fotoritocco.

Ne cito solo alcuni partendo dal più economico (è free) photofiltre, a salire con paintshop, per finire con il blasonato photoshop.

by Serena Chiatante

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